Potrai trovare tutto ciò che di meglio l'ambiente montano può offrire in tutte le stagioni, potrai passeggiare tranquillamente nei boschi oppure dedicarti ad escursioni di tutti i tipi tra laghi, rifugi e baite. Potrai godere di magnifici paesaggi e gustare tipiche specialità montane. Nelle vicinanze i vari centri sportivi ti permetteranno di praticare Rafting, Hydrospeed, Canoa e Kayak, nel torrente Noce oppure escursioni, anche guidate, in mountain bike, praticare Orienteering e molte altre discipline che vanno dalle attività per bambini agli sport estremi. Nella stagione invernale puoi usufruire delle piste da fondo che attraversano boschi e pinete secolari, cimentarti nelle rinnovate piste di Pejo Fonti. In tutte le stagioni puoi rilassarti nel vicino centro termale di Pejo Fonti dove vengono offerte cure per malattie respiratorie, circolatorie e dermatologiche oltre ad essere attrezzato di piscina, centro benessere, palestra etc.
• LA VAL DI PEJO
La Val di Pejo si caratterizza per la straordinaria ed affascinante bellezza e varietà di ambienti, si costituisce infatti come un luogo magico, con montagne che superano i 3000 metri di altitudine, ma anche paesaggi naturali di grande suggestione, quali ampie vallate, ruscelli di acqua che scendono dalle montagne e boschi di sicuro fascino ed attrazione; sia la stagione estiva che quella invernale offrono al visitatore la possibilità di apprezzare e vivere a fondo l'incanto della valle, con attività sportive all'aria aperta e sulla neve e con escursioni nei luoghi di maggiore interesse. In inverno la Valle si trasforma in un vero e proprio paradiso per gli amanti dello sci e degli sport sulla neve, numerose sono infatti le piste, che propongono percorsi per ogni livello di preparazione, e particolarmente efficienti sono i collegamenti, gli impianti e le strutture ricettive, quali hotel e residence; in estate il turista si potrà divertire in percorsi di trekking e nord walking, alla scoperta di territori incontaminati, passeggiate a piedi o in bicicletta anche per visitare i borghi ed i paesi più belli oppure cimentarsi in sport sicuramente avvincenti, come il rafting, l'hydrospeed o scegliere di seguire percorsi in canoa in cayak. La Val di Pejo è per buona parte compresa all'interno del Parco Nazionale dello Stelvio, tra paesaggi, boschi e valli sicuramente incantevoli e di grande suggestione, il territorio è protetto dall'imponente presenza del complesso dell'Ortles Cevedale e gli scenari che vengono offerti ai visitatori sono sicuramente di grande fascino e sapranno ammaliare il turista.
• LE ESCURSIONI IN VAL DI PEJO
1) Rifugio Vioz
Partenza: Funivia Peio Fonti (1383 metri)
Arrivo: Rifugio Mantova al Vioz (3535 metri)
Descrizione escursione
Itinerario che permette di raggiungere il rifugio più alto delle Alpi centrali e orientali, ai piedi del monte Vioz (3645 mt) dal quale si gode un eccezionale panorama sul ghiacciaio dei Forni. Partenza da Pejo Fonti con la telecabina fino al rifugio Scoiattolo e da qui in seggiovia (si consiglia di verificare l'apertura degli impianti c/o le Funivie di Peio) fino a quota 2330 del rifugio Doss dei Gembri dove si imbocca il sentiero 105 sotto la panoramica cima Vioz, il sentiero risale i versanti orientale e occidentale della montagna per affacciarsi alternativamente sulle valli della Mite e Zampil; la traccia guadagna rapidamente quota 3000 incontrando l'unico tratto delicato della salita: il risalto roccioso dei Brich, il passaggio è facilitato dalla presenza di una corda fissa, una selletta conclude la camminata al rifugio Mantova dove si può pernottare. La cima Vioz dista meno di mezzora dal rifugio da dove si ammira uno stupendo panorama sul ghiacciaio dei Forni con vista su tutte le 13 cime con sullo sfondo le dolomiti dell'Adamello e la Presanella.
2) Sentiero dei Tedeschi
Partenza: Funivia Peio Fonti (1383 metri)
Arrivo: Valle degli Orsi (2500 metri)
Descrizione escursione
Tracciato in quota che ripercorre la pista militare costruita dalle truppe austriache e tedesche durante il primo conflitto mondiale. L'itinerario parte dall'arrivo della seggiovia al rifugio Doss dei Gembri e imboccato il sentiero 139 attraversa Val della Mite verso est e attraversa i versanti meridionali dei Crozi di Taviela per arrivare all'anfiteatro morenico della Val Cadini e incrocia la Val degli Orsi, i luoghi appaiono nella loro selvaggia naturale bellezza; ancora oggi il percorso è segnato dai vecchi baraccamenti e resti di costruzioni militari che non mancheranno di attirare l'attenzione dell'escursionista. La mulattiera scende rapida fino al segnavia 122 per arrivare ai ruderi del vecchio Fortino. Il ritorno attraversa la località Frattasecca sfruttando la strada militare (segnavia SAT 124) fino a raggiungere il 125 e scendere rapidamente a Peio Fonti.
3) Lago Palù - Passo della Sforzellina
Partenza: Rifugio Fontanino (1675 metri)
Arrivo: Passo della Sforzellina (3006 metri)
Descrizione escursione
Dopo Peio Terme, al Fontanino si prende la strada forestale a destra, fino al lago e alla malga Giumela (1947 m). Una mulattiera prosegue facile verso malga Paludei, adibita a bivacco, il paesaggio è ricamato dalla fitta vegetazione boschiva e pascoli, increspati nella stagione calda dalla ricca flora alpina. Il sentiero 110 porta quindi verso il passo della Sforzellina. (3006 m), ai piedi del Corno dei Tre Signori (3559 m), alla scoperta delle sorgenti del fiume Noce e lungo l'antica via "dei cavai". Il passo dà sulla valle del Gavia. Poco dopo malga Paludei, una variante impegnativa porta in Val Piana. La zona merita una visita, perché offre un ambiente selvaggio popolato da una ricca fauna (avvistamenti nelle prime ore del mattino di camosci e marmotte); nel corso dell'escursione gli appassionati naturalistici potranno inoltre ammirare da vicino rare rare specie floreali e osservare i peculiari fenomeni geologici che hanno concorso a creare questo eden alpino. Quindi il sentiero sale verso Punta San Matteo (3678 m), teatro delle ardite battaglie della "Grande Guerra" nel 1918.
4) Rifugio Larcher e laghetti
Partenza: Centrale ENEL Malga Mare (1972 metri)
Arrivo: Rifugio Larcher (2608 metri)
Descrizione escursione
Le bellezze del gruppo Cevedale sono riassunte in questo itinerario che pur non toccando i ghiacci eterni offre all'escursionista l'essenza dell'andar per monti. Da Malga Mare (raggiungibile in auto dall'abitato di Cogolo o a piedi da Peio Paese dal sentiero 105 e 127) si imbocca il sentiero 102 e si sale lungo il versante impervio ricoperto di vegetazione per raggiungere Pian Venezia dove sorge un rifugio-baita (2290 m). La Val Venezia forma un'ampia conca con al centro il corso del torrente Noce Bianco e mossa da ondulati rilievi e ampi pascoli, è chiusa ad occidente dalla catena del Vioz e del Palon de la Mare. Il sentiero mantenendo la sinistra orografica porta al rifugio Larcher posto su un balcone roccioso e recentemente ristrutturato. Da qui il panorama corre sulle cime del Cevedale e sulla vedretta circostante. L'escursione prosegue verso il Lago delle Marmotte seguendo i segnavia 104 e 123. Mantenendo il sentiero 123 il giro ad anello taglia il versante meridionale del Careser, sopra il lago Lungo per raggiungere i laghi Nero e lago Careser (bacino idroelettrico) e superata la base della diga, il sentiero gira a sud in località Lame (2430 m) quindi prosegue scendendo rapidamente fra pendii rotti da pascoli per tuffarsi nel bosco di conifere per tornare al piazzale della centrale.
5) Tredici Cime
Partenza: Rifugio Larcher (2608 metri)
Arrivo: Passo Gavia o Val di Peio
Descrizione escursione
Classica e meravigliosa traversata alpinistica, con partenza dal rifugio Larcher, attraverso 13 cime, tutte sopra i 3000 m del gruppo Ortles Cevedale. Il percorso si snoda per circa 17 Km, con dislivello di salita e discesa rispettivamente di m 1750 e m 1920, su ghiacciai e nevai di media difficoltà. L'itinerario richiede una buona preparazione alpinistica, adeguata attrezzatura (picozza, corda e ramponi) e l'accompagnamento della guida alpina. Dal rifugio Larcher si sale con il sentiero 103 al Passo della Forcola e si prosegue in cresta fino alla cima Zufall (1° cima m 3757), sempre in cresta si passa alla cima Cevedale (2° cima m3769) punto più alto, si scende al bivacco Colombo e si sale verso il Palon della Mare (3°cima m 3703) concludendo il primo giorno al rifugio Mantova del monte Vioz (4° cima m 3645) dove si consiglia di pernottare per riprendere il mattino successivo attaccando il tratto più impegnativo che dal monte Vioz passa la punta Taviela (5° cima m 3612), la cima Peio (6° cima m 3549), la Rocca di S.Caterina (7° cima m 3529), la Punta Cadini (8° cima m 3524) per poi pernottare al Bivacco Meneghello. Inizio del terzo giorno con la salita al monte Giumella (9° cima m 3594), alla Punta S.Matteo (10° cima m 3678), discesa per la cima Dosegù (11° cima m3560), in quota fino a raggiungere la Punta Pedrazzini (12° cima m 3599) e finalmente il Pizzo Tresero (13° cima m 3594) ultima vetta di questa straordinaria traversata. Il rientro può avvenire in direzione del Passo del Gavia oppure scendendo dal Tresero o dal S.Matteo verso il lago Palù e la Val di Peio.
Una delle peculiarità del residence oltre alla bellezza della struttura è il clima che si respira. La casa è gestita a conduzione familiare. Per noi chi decide di trascorrere qualche giorno alla Casa al Sole non è un cliente ma un ospite gradito come un amico.
Durante il periodo estivo vi accompagneremo a visitare malghe e rifugi oppure a fare picnic non come turisti ma come abitanti del luogo.